Baita Corna Rossa - Borno, Provincia di Brescia

Stefano Bodini

Mi dispiace perché me ne avevano parlato molto bene. Sarò capitato il giorno sbagliato?

Ho prenotato un tavolo con una settimana di anticipo e speravo quindi di trovare una soluzione abbastanza comoda e rilassante.
Quando arriviamo troviamo il ristorante pieno di gente e veniamo messi in un tavolino che era scomodo e in mezzo all’ingresso (attaccato ad altre persone). Perplessi ci accomodiamo e una cameriera versa nel piatto un po’ di pasta e dei casoncelli (2 di numero) senza che chiedessimo nulla.
Al che chiedo ai signori accanto e mi dicono che c’era un menù fisso per la transumanza e che anche loro ne erano delusi.
Volevo fermare un cameriere per chiedere ma era impossibile, allora decidiamo di provare il menù transumanza.

Già di partenza credo che vada chiesto se il cliente vuole provare il menù fisso o meno anche perché non eravamo stati informati del menu transumanza.

Tralasciando questo oltre ad aver mangiato poco, purtroppo abbiamo mangiato abbastanza male.

Non si può vedere in un menu di montagna della transumanza le patatine fritte (immangiabili).
Per non parlare del dolce. La foto sotto dice tutto.

“ritenta sarai più fortunato”

Roberto Ricca

bella esperienza gastronomica in Valle Camonica sopra Borno. Cucina valligiana e genuina, prodotti primi di ottima qualità e molto saporiti. Abbiamo preso pizzoccheri, tagliatelle coi funghi, bocconcini con polenta e vino rosso. Servizio molto cordiale. prezzi onesti.

Matteo Parenti

Abbiamo scoperto questo posto tramite una locandina in centro a Borno e siamo rimasti piacevolmente sorpresi sia dall'ambiente che dal mangiare.
Il cibo è buonissimo e quel che viene servito fa parte della tradizione locale; inoltre, su richiesta, è stato possibile dividere il primo piatto in due piccole porzioni assaggiando sia i casoncelli sia i pizzoccheri.
I secondi e i dolci sono altrettanto buoni quanto i primi.
La cordialità del personale è eccellente e si fanno in quattro per accontentare tutte le esigenze della clientela.
I prezzi per mangiare sono modici ma, considerando la qualità del cibo, non mi sarei affatto lamentato se il conto fosse stato più alto.
Il posto è veramente bello, soprattutto perché si trova immerso nel verde ai piedi di una pineta, all'interno della quale si diramano diversi sentieri che portano a svariate mete con incantevoli paesaggi e che consiglio di visitare (a piedi).

Davide Gianuzzi

Mangiato qui in occasione della transumanza. Menù fisso con varie portate,acqua e vino a prezzo conveniente.

Tarcisio Malvestiti

Situato un po fuori dal centro è un locale molto simpatico e con un buon numero di posti a sedere, anche all'aperto. Cucina tradizionale di montagna, buona e genuina. Buono il rapporto qualità/prezzo. Personale molto gentile.

Tiziano Generali

Tutto squisito, i proprietari sono delle persone speciali assieme ai loro dipendenti. Ho passato due giorni stupendi, consiglio a tutti di passare e provare. Il mangiare e squisito. Tornerò a più presto. Tiziano,Oana e Dominic.

Alberto Gaetano

Sconsiglio vivamente pranzo o cena in questa baita. Pochi giorni fa, in due, abbiamo deciso di provare la cucina del ristorante. Oltre alla scarsa organizzazione (non ci é nemmeno stato consegnato il menù per la visione dei pasti con relativi prezzi), il cibo era di pessima qualità (gli gnocchi erano immangiabili in quanto durissimi, come se non fossero stati cotti a sufficienza; bocconcini ai funghi con quasi totale assenza sia di sapore, sia di funghi). Infine, prezzo assolutamente non in linea con la qualità. Assolutamente sconsigliato.

Barbara Coen Tanugi

Che tristezza!

Il caldo che ci ha accolto dopo il temporale ci ha illuso che quasi fossimo a casa.
Pochi tavoli occupati e pochi commensali hanno iniziato ad insinuarci un ragionevole dubbio sulla nostra scelta di provare questo locale.
Nessuna valida alternativa per i vegetariani, solo una lunga lista di piatti a base di carne, anche selvaggina e agnello o capretto in barba agli animi più sensibili...
I piatti della tradizione tanto decantati si sono ridotti a polenta e casoncelli.
Nessuna innovazione culinaria né nella proposta che nell'impiattamento.
Dolci assolutamente industriali e immangiabile come la meringa congelata.
Unica nota positiva la gentilezza della cameriera che ci ha servito anche se la fretta di chiudere e andare a casa (erano le 21.30!!)ci hanno impedito di chiacchierare e di farci coccolare.
Il cibo è anche nutrimento dell'anima, condivisione, tempo lento e coccole, chiacchiere fra amici, un buon vino centellinato fra un boccone e una risata.
Non torneremo, questo già lo so.