La Bettola di Piero - Milano, Città metropolitana di Milano

Alessandro Bruni

Siamo stati alla Bettola di Piero nel weekend, assieme a degli amici che vivono qui, che avevano sentito parlare bene di questo ristorante. Il locale si trova in una zona molto bella, ben frequentata la sera. L'atmosfera è quella detta tipica trattoria italiana. Molto gentile la proprietaria del locale, di origine piemontese (nel menù ci sono dei riferimenti alla sua regione). I piatti presentati nel menù e quelli fuori menù, sono prevalentemente tradizionali. Dopo un piccolo antipasto offerto, abbiamo ordinato dei mondeghili da condividere per iniziare, buoni, un po' troppo compatto l'impasto. A seguire cotoletta alla milanese e ossobuco con risotto alla zafferano. Cotoletta molto grande, come da tradizione, tenera, ben fatta, difficile finirla tutta (rischia di stancarti, non é una frittura leggerissima). Risotto ottimo, ossobuco buono (l'avrei preferito ancora più tenero, gremolada un po' forte). Per finire, un buon tiramisù. Prezzi abbastanza alti per la tipologia di locale, abbiamo speso 50€ a testa (ordinando anche una bottiglia di vino da 40€). Buono, ma a questa cifra, secondo me, si può trovare di meglio!

Alessandro Polimeni

In una sola parola: delizioso! Personale cordiale, alla mano e sempre disponibile, atmosfera familiare e menù tradizionale ma gustoso.

Ho ordinato come antipasto una frittura di cervella, a seguire una cotoletta alla milanese. La frittura è stata eseguita a regola d’arte, croccante e assolutamente non unta.
Dulcis in fundo il tiramisù, dolce semplice ma anche qui ben eseguito.

Senza dubbio La Bettola di Piero diventerà tappa fissa per i miei futuri viaggi a Milano. Consigliata a chi è alla ricerca della cucina milanese tradizionale.

Massimo Cazzaniga

Trattoria che serve piatti tipici milanesi. Ambiente caldo ed accogliente, personale molto professionale e cortese, che parla anche inglese fluente con i clienti stranieri.
Menu interessante e cantina molto ben fornita.
La cotoletta alla milanese con l 'osso è superba, impanatura croccante, dimensioni abbondanti, viene servita con patate al forno.
La faraona al forno con prugne, servita con polenta è molto buona.
L'osso buco servito con riso alla milanese è stata una scoperta.
Dolci fatti bene

Michele Marziliano

Sono stato alla Trattoria La Bettola di Piero e devo dire che l'atmosfera è davvero accogliente, con un arredo che ti fa sentire come a casa di una nonna. I piatti della tradizione meneghina sono davvero eccellenti, con porzioni abbondanti che ti lasciano soddisfatto. Inoltre, le innovazioni sui dessert aggiungono quel tocco di creatività che fa la differenza. Il servizio è stato piacevole e attento alle esigenze dei clienti. Consiglio vivamente questo posto a tutti gli amanti della buona cucina milanese!

Roberto Roganti

Lunedì 4 marzo 2024

Si è fatta sera, non mangiamo da domenica; in casa non c'è nulla e succhiare alcuni cubetti di ghiaccio, che ho trovato in freezer, non è la soluzione. Poi è lunedì! E come a Modena, al lunedì il 95% dei locali è chiuso. Non demordo e ne trovo uno aperto... in verità in via Orti sono quasi tutti aperti, ma l'unico dove fanno cucina milanese è La Bettola di Piero.

Telefono e prenoto per l'ora di apertura, le 20. Alle 19.52 siamo lì, ma aprono alle venti in punto! Ci tocca andare a zonzo su e giù per la strada per ingannare l’attesa.
Finalmente entriamo. L'ingresso è quello tipico di una vecchia osteria. Dentro ambiente decisamente vintage, con tavolini quadrati e sedie in legno, tovaglia a quadretti bianchi e rossi, tovaglioli rossi... tutta roba in vero tessuto! Ci fanno accomodare a un tavolino appena fuori dalla porta della cucina, da qui controlliamo il via vai, ma torniamo poi a casa con i vestiti che odoravano di tutto e di più.
Al servizio ci sono i titolari con almeno un paio di camerieri, in cucina ci sono degli stranieri.
Il primo che passa di lì ci allunga il menù e ci dice che hanno un fuori lista, solo sette porzioni: risotto con la quaglia. DUE! A seguire optiamo per l’antipasto: vitello tonnato per mia moglie (lo so che è un piatto piemontese, ma non c'era altro che la ispirasse) e cervella fritte per me. Ci dice che le porzioni sono da antipasto, ma a noi va benone. Acqua gas e mezzo litro di Vernaccia. Sapete la mia idiosincrasia per i rossi che non siano Lambrusco, cioè a fermentazione naturale, perché mi provocano attacchi di fibrillazione atriale solo ad annusarli e siccome rischierei o il ricovero o la defibrillazione in loco, opto regolarmente per vini bianchi al di fuori della zona tipica del lambrusco.

Il risotto è ottimo, a Modena non si mangia così. Ecco, credo usino il Carnaroli, ma non ci metterei la mano sul fuoco, da queste parti in Lombardia ci sono una massa di risaie…, comunque o loro hanno una ricetta speciale o il loro riso è diverso che quello che vendono in Emilia… devo carpire questo segreto. Il risotto non è giallo, ma bianco con una quaglia al forno piazzata in mezzo al riso, intera, e con il suo sugo che si spande ovunque. Mia moglie non ama questo genere di uccelli... non ridete!... ma siccome è un'adoratrice di Milano, vuole provare tutto quello che è milanese. Del pennuto ha pappato solo il petto, il resto lo ha rifilato a me, sai che dolore che ho provato...
Poi arrivano gli antipasti. Vitello tonnato presentato in maniera insolita, ma molto buono: salsa non invadente, capperi e acciughe che non sovrastavano gli altri sapori, come spesso accade. Le cervella sono da urlo: fritte benissimo con impanatura dalla giusta consistenza e tanto ripieno saporitissimo (qui a Modena le ho mangiate in un paio di posti, ma sembra si siano scordati come si fa l’impanatura, che regolarmente è tanta a dispetto del ripieno); tre palline.
Nel frattempo il locale si è riempito completamente, strapieno. Ho notato che qui a Milano la sera vanno a mangiare non come da noi, che arrivano tutti dalle nove in poi, qui al massimo alle otto e venti... Ordiniamo alla fine i dolci: torta ricotta di pecora con caramello all'arancia e crostata destrutturata all'amarena... Purtroppo attesa molto lunga, sia per portarci il menù sia per portarci i dolci. Troppo tempo non giustificato, nemmeno per il locale pieno, passavano, ci guardavano e tiravano dritto. I dolci non erano male, anzi, però a me non è arrivata la crostata, bensì una cosa diversa, a casa leggendo lo scontrino e controllando alcune foto in rete, ho evinto che mi hanno portato quello chiamato Come uno strudel... un'altra cosa insomma... discreta, un po' pesante nel complesso.
Spesa finale € 97,00. I due risotti hanno inciso sul conto per ben € 40.

Samanta Lamanuzzi

La mia valutazione su questo posto è influenzata da quelle che erano le mie aspettative. Premetto che il cibo era buono, decisamente. Quindi non è una recensione negativa ma… di bettola c’è solo il nome, le tovaglie a quadretti e forse il block notes su cui vengono annotati gli ordini. Il menù direi proprio di no. C’è la trippa, c’è la cotoletta, c’è l’osso buco, c’è il cervo? Il conto non è assolutamente da bettola ma resta nella media di un ristorante a Milano. Lo vedrei bene per una cena di lavoro “finto informale”. Non per una tavolata tra amici “rumorosi”. Buona la cantina!

Massimiliano Sozzi

Ambiente accogliente, personale gentilissimo = ti senti a casa. Un angolo di relax a Milano. Cibo ottimo, curato ben cucinato e di qualità. Lun-ven menù pausa pranzo.
Consigliatissimo!

sofia anelli

Ristorante dove mangiare piatti tipici della tradizione milanese ma anche qualche accostamento innovativo e gustoso! Servizio molto gentile e accogliente. Prezzi in linea con la zona e la qualità degli ingredienti